Voci presenti 37 divise in: 1 2 3 pagine.
E' l'elemento decorativo a forma di guglia gotica che dona prestigio all'intera opera ed è posto al centro del...
E' il termine utilizzato per identificare la sommità del lampadario. Quest'ultima è definita "aperta" o "chiusa" in base alla modalità...
Usato per fissare il "fondino", si distingue per l'estremità a forma di collo di bottiglia alla quale verrà appeso il...
"Giardino" (o "Palco") e' il termine usato per indicare ciascun livello dove sono inseriti parti decorative o illuminative. Quello centrale è posizionato all'interno della "Cesta" ed è ritenuto la decorazione principale del lampadario. Si possono eventualmente posizionare lateralmente o innestati all'inizio o alla fine dell'asse...
"Palco" e' il termine usato per indicare ciascun livello dove sono inseriti parti decorative o illuminative. Quello centrale è posizionato all'interno della "Cesta" ed è ritenuto la decorazione principale del...
Posto a chiusura del lampadario, è l'elemento che accoglie tutte le parti decorative ed i bracci del lampadario stesso. Inoltre, grazie ad una fodera in metallo, funge da raccolta cavi...
Un particolare di pregio presente anche nei modelli di lampadari più recenti: il portacandele. Oramai non più utilizzato per la sua funzione originaria, è solitamente accompagnato da una tazza (che nella tradizione raccoglieva la...
Composto da due strati di vetro sovrapposti, viene chiamato duplex. La tecnica ha il fine di proteggere lo strato interno da alterazioni dovute dall'ambiente e di donare una certa lucentezza alla superficie....
Molto in voga nel sedicesimo secolo (e ritornato in auge a metà dello scorso) è un vetro molto similare alla porcellana alla quale si...
Sono le "macchioline" che permettono la coloratura del vetro. Quest'ultima si ottiene passando il vetro soffiato su vetro colorato in...
Il Passatopo (o Passasorze) è una voce gergale nella lavorazione dei lampadari di Murano; l'etimologia è incerta ma pare dovuta alla forma dell'elemento vitreo, sagomato a forma di rocchetto o clessidra. In un lampadario veneziano, Il compito del passatopo è quello di distanziare il fondino dal finale e di distribuire il peso di questi elementi su una maggiore superficie di ...
E' il termine usato per indicare i pendagli del lampadario in vetro Murano. Generalmente vengono appesi sui bracci grazie agli anelli (chiamati dalla tradizione veneziana "recièe") o su foglie e...
Il maestro, insieme ad un servente, un serventino ed eventualmente un garzone, compongono la piazza. Nello specifico, il serventino attinge dalla fornace il vetro che verrà passato su un pezzo di ferro (il cosidetto "bronzin"), mentre il servente crea un palloncino (colletto) soffiando all'interno della canna utilizzata per prelevare il vetro.Il prodotto viene passato al maestro il quale dovrà provvedere alla sua...
Si potrebbe ironicamente affermare che il vetro di Murano è "solo" sabbia fusa.Infatti la fusione della silice, fondamentalmente sabbia, dà luogo ad un fluido molto viscoso al quale, per abbassare la temperatura di fusione che altrimenti sarebbe troppo elevata (più di 1700 °C), si mescolano altri composti quali sodio, calcio (sabbia, soda, marmo).Altri composti come potassio, bario, piombo, opportunamente...
Chiamato anche "Pendaglio", e' l'elemento pendente agganciato al finale (estremita' inferiore del lampadario in vetro Murano).La parte superiore viene arricciolata affinchè si possa ancorare, tramite fil di ferro, al finale...
Voci presenti 37 divise in: 1 2 3 pagine.